welcome a todo el mundo!!!

pensieri, considerazioni, momenti in questi pochi mesi di viaggi...saranno scritto in un mix di italiano, spagnolo ed inglese, spesso ci saranno 'orrori' di ortografia, ecc...
ho deciso di pubblicare il tutto con il sentimento istintivo creato dall'impulso momentaneo della voglia di custodire i miei pensieri a lo largo del tiempo!
Ringrazio tutti quelli che lo visiteranno, you're welcome!
ogni commento, critica, suggerimento è ben accetto...è dal confronto che si cresce!

venerdì 18 gennaio 2008

18-01-2008 h 02:35 am

Sensazione strana… appena rientrata, dopo una serata quasi consueto-normale passata con Irene, cabala&Kasamatta…

Strano sentirsi di nuovo in Italia, vedere italiani e scorgere, cercare trovare persone di altre paesi, qualsiasi cosa che faccia ricordare i tre mesi passati nel ‘non luogo’ della multiculturalità
Strano uscire dalla disco, uomini middle age che ‘volpionano’ e bloccarsi nello sguardo di un venditore di rose: Ahmed, dal Bangladesh (in Bangladesh distruggono le navi?? Che si arenano, questa è l’unica cosa che sanno dire i due volpioni simpatici bolognesi d.o.c.) il Bangladesh magari è un paese stupendo…Ahmed ha casa, ha famiglia, una moglie e due figli, gli occhi brillavano di gioia quando abbiamo stretto la mano con lui. Stringere la mano, un gesto di civiltà, chiedere il nome idem, significa: non sei ‘il venditore ambulante di rose, rompimento piacevole o meno di scatole fra coppiette’ sei una persona, non sei ‘inferiore’ e non hai ragione per sentirti tale, sei una persona come me allo stesso mio livello o superiore, che nonostante tutto hai scelto l’Italia per vendere rose e mantenere la tua famiglia, tentando come ogni uomo di dare un futuro migliore ai propri figli, i figli, questi sì che fanno fare miracoli, per loro si sopporterebbe l’insopportabile: per la gioia immensa che rispecchia un loro sorriso!

Al ritorno ho preso un taxi, da lontano sentivo la musica, era l’unico taxi con musica, chiacchierava allineato con altri aspettando un cliente nella Bologna senza gente (l’anno scorso si faceva la fila per un taxi, nuova politica, nuove leggi si evolvono), aveva il televisorino con il concerto di: Sangallia credo si chiami, cantante brasiliana, bellissima, bellissima la musica, ritmica, da farti dimenticar qualsiasi problema nell’inseguimento del muoversi repentino dei passi-piedi al tocco di una nota dopo l’altra…un taxista, non giovanissimo, non middle age, con una storia anche lui, a metà fra l’Italia ed il Brasile, stupore-gioia delle persone di mondo globali che si possono incontrare solo se si ha l’aperta volontà di ascoltare…

1 commento:

nvv ha detto...

Eh...l'Italia! Che casino l'Italia ora...

Ciao

S.