welcome a todo el mundo!!!

pensieri, considerazioni, momenti in questi pochi mesi di viaggi...saranno scritto in un mix di italiano, spagnolo ed inglese, spesso ci saranno 'orrori' di ortografia, ecc...
ho deciso di pubblicare il tutto con il sentimento istintivo creato dall'impulso momentaneo della voglia di custodire i miei pensieri a lo largo del tiempo!
Ringrazio tutti quelli che lo visiteranno, you're welcome!
ogni commento, critica, suggerimento è ben accetto...è dal confronto che si cresce!

lunedì 26 novembre 2007

L'altra sera mi guardavo attorno, in un pub, le persone non ridevano la maggior parte, uomini d'affari pieni di soldi, ammiravano desolati il proprio bicchiere, con gli okki abbassati verso la propria pancia crescente, si sorride per effetto dell'alcol, non per sprigionare la voglia di vivere, questo è triste!!!

giovedì 1 novembre 2007

Laddove non c’è nessuno
una luce,
la speranza che invade il vuoto dei nostri ricordi
29-10-2007 h16,52

Stucchevoli sensazioni si sono aggrovigliate nel corso di questi giorni…
Last weekend (giove.-vene.), Claudia ed io siamo andate a DUBAI.
Andata in mini-minibus, sedute nella parte anteriore ‘spazio riservato alle donne’…
Ritorno…’taxi abusivo’!!!
Sono stati due giorni intensi e stupendi, Dubai è un vero e proprio intreccio incasinato di culture, stili di vita, automobili, palazzi…
La sensazione è quella di avanzare lentamente in un tunnel under construction a cielo aperto, dove grattacieli delle più ingegnose forme e strutture si erigono, cadono e riemergono: alti medi bassi sempre più alti macchine macchine coda, semafori, gente, negozi, luci, luci al neon, cartelloni, insegne pubblicitarie, pubblicità…tutto si illumina innalzandosi all’unisono……nell’immprovvisa calma, vuoto totale, dove modernità e tradizione si scontrano ed incontrano, dove sfarzo, soldi e ricchezza la fanno da capolino, lasciandosi alle spalle di un altro edificio in costruzione operai che dormono sui cartoni….

Pakistani’s Taxi

Il funzionamento dei taxi ad Abu Dhabi è un mistero….di solito i drivers sono di nazionalità pakistana o indiana, lavorano fino a 18 ore al giorno…
The problem is…… non conoscono le strade e se non gli va, causa traffico, luna storta, ecc. non ti portano a destinazione.
In certe aree principali passano, anche vuoti, ma non si fermano e la maggior parte di loro parla solo una sorta di arabo misto hindi-hurdu. Insomma, ogni volta che si riesce a prendere un taxi, sfidando la gente in attesa, è un po’ in the ‘inshallah’ way!!!
A volte capitano cose veramente curiose, ci si scopre sposate o fidanzate, ricamando storie strane sulla propria vita (noi donne abbiamo abbastanza fantasia per riuscirci con successo), per evitare le ‘avance’ del taxista.
Se parli ad un cellulare pensano subito che stai telefonando alla polizia ed iniziano ad agitarsi emettendo parole in qualche strano dialetto.
Spesso però capita di conoscere persone semplici ed umili, che albeggiano alle 5 per lavorare e si accostano a mezzanotte, che non vedono la loro famiglia da 2, 5 anni ma che portano nel loro cuore il ricordo dei loro figli… figli che spesso non hanno mai visto né nascere né crescere. Ricordo di una terra in cui sono nati, dove la vita vissuta prende forma nei loro pensieri, nella speranza paterna di dare sempre un futuro migliore alla generazione successiva…

Vita da Conferenza!!!

31-10-2007 h18:53

Seconda Conferenza della settimana…se l’andamento si mantiene costante ‘zara’ mi manderà un regalo fedeltà per il prossimo Natale!!! W i tacchi da 100, camicette e completi!!!
In questi giorni sto capendo gli uomini che provano quel senso di imprigionamento, caldo soffocante dentro il completo giacca e cravatta…beh, non indosso la cravatta, in compenso c’è l’amico-nemico Mr. ‘stiletto heels’!!!
Uscire di casa in pieno giorno (35° costanti) con camicia, giacca, pantalone e tacchi è figo, perché ci si sente un po’ Anne Hathaway ne' ‘Il Diavolo veste Prada’, con l’eccezione che dopo due giorni di conferenze is becoming very uncomfortable….soprattutto quando non ci sono driver a disposizione e capita come oggi di fare pezzi di strada a piedi, anzi on heels, in mezzo alla sabbia (ricordo che siamo nel deserto) con le decolté nere che mutano in un bel grigio polverino nel raggiungere la fermata di un taxi!!!
Ora immaginatevi la scena, io tutta vestita bene, di rimpettita, con l’aria un po’ da puzza sotto il naso sorridente mentre esco dalla conferenza insieme a locali importanti, politici, professori i quali mi cedono gentilmente il passo in quanto donna e … abbandonato l’edificio mi vedono proseguire a piedi sotto i 35° emiratini nel bel mezzo della sabbia alla ricerca di un taxi!!! Imbarazzante!!!
In ogni caso colgo l’onore per ringraziare i mie ‘party feet’ che mi ‘sostengono’ nelle mie imprese, bella invenzione Dott. Schultz!!!

giovedì 25 ottobre 2007

lebanese hairdresser...'you look beautiful!!!' Of course!!!

Lunedì sera, ore 8.00 pm (of course, io sono arrivata alle 8.30!!!...I'm italian&I'm a girl, always a little bit in late, tsè!!!) lebanese hairdresser in the Royal Meridien Hotel, first floor on the left...


Incubooooooooooooooooo


Traggeddiiiiiiiiiiiiiiiiaaaaaaaaaaaaaaaa


Claudia ed io sedute sulle sedie girevoli, una accanto all'altra, a sostenerci a vicenda: forza e coraggio il taglio perfetto non può essere un miraggio!!! O forse sì???


Definitely, it was!!!

La prima a fare da cavia è stata Claudia: risultato, stessi capelli di prima, effetto semi-crespo post trattamento, insoddisfazione generale con depressione al culmine del suo stato nel complicato momento della riuscita/non-riuscita dell'effetto boccolo naturale!!!

My turn: 'ridarola' isterico-esplosiva stimolata dallo scambio di battute repentino tra me e Claudia ed il parrucchiere che tentava di capire, interpretandolo in qualche strana lingua quello che stavamo dicendo....quando rido tanto...piango!!!
Credo che per la prima volta in vita sua George the hairdresser aveva tra i capelli una cliente che piangeva dal ridere...imbarazzato inizia a dire: 'look, what beautiful cut!!! You look so beautiful, look at the back, it's the best cut i've never had....neanche in Italia ti avrebbero fatto un taglio così bello, look at you!!!'

Certamente...........i risultati, online al seguente link
http://picasaweb.google.it/flaayemociones !!!

martedì 23 ottobre 2007

MEIFF (Middle East Film Festival)…LA VENDEMMIA!!!

23-10-2007 h19:39

Ricaduta un’altra volta nelle grinfie dello staff MEIFF, i famosi ‘Special Events’, che non ho visto neanche con il binocolino…venerdì scorso sono tornata all’ Emirates Palace per aiutare i ballerini nel cambio d’abito durante lo show!!!
Ps. Questa volta ero dalla parte opposta: dove c’erano tutti i ballerini (maschi: etero e gay)…yeeeeeeeeeeeee!!! Non avrò accompagnato sceicchi ed ambasciatori però perlomeno ero immersa nella fretta del belvedere!!!
Mentre stavo arrivando, in ritardo (come mio solito) all’Emirates, mi telefona Walid, il ragazzo palestinese di cui scrivevo l’altra volta…avevano ricontattato anche lui, con trattamento di favore: stanza allo Sheraton Corniche e le due giornate di lavoro pagate!!!
Finito lo show, solito cambio d’abito…stavolta tubino nero e via, con Claudia ed Emily pronte a sfilare all’Emirates Terrace!
La festa è stata divertentissima, camerieri/e filippini/e ci conoscevano tutti sapevano già che dovevano fare il doppio giro con il vassoio dei dolci. Ormai riuscivamo a intrattenere conversazioni con loro, quale dolcetto assaggiare, sorrisini sorrisetti ecc., ‘Yes madame, This Madame, This is better Madame’: chiaramente mica ci si può abbuffà, quindi anche se uno muore dalla voglia di lanciarsi a capofitto sul vassoio, c’è da mostrare il proprio lato chic, un po’ di ‘bonjour finez’, avvicinarsi delicatamente al vassoio con un po’ di ‘puzzetta’ sotto il naso, chiedere gentilmente, pensare ‘ma non so, forse sarebbe meglio quello, ok, provo questo per stavolta, sorridere, ecc. ecc.’ insomma, camuffare la golosità fatta donna!!!
Ovviamente mentre la nostra preoccupazione fondamentale era quale dolce assaggiare per primo, attorno a noi sfavillavano i flash, personaggi famosi, attori, registi, ecc. che…non conoscevamo!!!
Arrivati anche Walid con il suo amico Malid e aggregatosi alla ciurma anche un ragazzo very crazy che lavora per la sezione artistica di Time Out, abbiamo iniziato a dare il meglio di noi…da lì è iniziato il vero PARTY e…solo ad Abu Dhabi può succedere questo, alle 4,30 di mattina ci siamo ritrovati tutti quanti allo Sheraton a richiedere il servizio in camera, con Emily in stile segretaria dietro la scrivania che ordinava il tutto alla cucina…bellissima l’entrata del carrellino tondo con su le cinque portate coperte da una sorta di coperchio faccina sorridente!!!
Era la prima volta in vita mia che vedevo il carrellino tondo entrare in camera, mi sentivo un po’ Julia Roberts…peccato non ci fosse il mio Richard!!!

Curiosities about Emirates Palace’ washrooms…
Ogni volt ache uno utilizza i servizi c’è una persona pagata appositamente per entrare nella toilette e piegare l’estremità della carta igienica a forma di angolo, in modo tale da nascondere lo strappo…assurdo!!!

Sabato pomeriggio l’ho passato alla piscina vista mare dello Sheraton con Milad (Walid si doveva ancora riprendere dalla serata, non è andato al MEIFF ed ha rifiutato i soldi!!!)…bellissimo, uno scende in piscina e non ha bisogno di portarsi nulla, appena arrivi sulla destra c’è un posto dove prendi il telo da mare che preferisci soffice e perfettamente piegato, da appoggiare sul lettino/sdraio con materassino incluso…mi sa che mi sto viziando in questa città!!!

Lo scorso week end credo di aver conosciuto delle persone davvero gentili, simpatiche e con voglia di fare…qui tutti sembrano gentili, ma in loro vedevo una sorta di gentilezza spontanea, che in Italia non ho visto ancora…

mercoledì 17 ottobre 2007

16-10-2007 h17:58

Si sono avvicendati un po’ di eventi questa settimana…..first of all…

‘Eid Mubarak’!!!

Lè furnì al Ramadan!!!

Kullu am wa antu bikhrain bi munasaba eid al fithr!

In occasione del Ramadan questo week end è stato più lungo del solito...ma anche più faticoso...ovviamente, tutte a me capitano!!!
La festa di fine Ramadan ‘Eid’, è iniziata venerdì mattina, all’alba, con la rottura del digiuno e si è protratta fino a domenica (di solito mangiano l’agnello e tradizione voleva che lo sgozzassero per le strade: l’hanno vietato, quindi non ho potuto vedere nulla). L’’Eid’ è un po’ come il Natale per i cristiani, la gente si riunisce nelle case, fa visita ai corrispettivi parenti e ci si scambia i regali…quindi, vista con occhio cinico, ogni religione sembra avere il suo risvolto consumistico… Pensando però alla fede e all’essere umano in quanto essere sociale che esiste perché esistono anche le altre persone che lo circondano, ogni religione infonde gli stessi valori: la ‘famiglia’, nel senso più stretto del termine è uno di questi…
Ricordo di aver letto un libro qualche anno fa, per un corso di letteratura spagnola, in cui in punto di morte un giovane padre diceva al proprio padre una frase che più o meno suonava così: ‘insegna ai miei figli la religione che io non ho mai avuto, non importa quale: dai loro una fede in cui credere, qualunque esse sia’
Forse è proprio così, non importa essere musulmani, cristiani, buddhisti, ecc. ecc., non c’è un Dio migliore e uno peggiore, non sappiamo nemmeno se esista… quello di cui son sicura è che qualsiasi religione ci trasmette dei valori importanti in cui credere, valori base che si eguagliano per tutte, forse creati proprio dallo stesso uomo nella estrema necessità di credere in un qualcosa per vivere con gli altri e per meglio affrontare il quotidiano.

Con la fine del Ramadan hanno aperto le discoteche…non vi dico la musica ‘tunz’ che hanno udito le mie orecchie venerdì sera, nemmeno ‘tamarroland’ sarebbe riuscita a ballarla!!! Speriamo migliori…in compenso ho scoperto che mi piace ballare la musica araba…domenica sera ero lanciatissima, quasi professional…tolto il tacco da 100, sembravo quasi una vera danzatrice!!!

Fine settimana very hard!!!

Domenica c’è stata l’apertura del Middle East Film Festival 2007, all’ambasciata ci avevano girato una mail, in cui si diceva che cercavano volontari da inserire nei vari settori.
Chiaramente, avrei mai potuto lasciarmi sfuggire l’occasione???
La mia testolina ha iniziato a muovere tutte le rotelline, assieme a tutti i bei cricetini che mi incitavano, montato sogni su sogni, così, pensando al mio futuro da Samantha Jones ho inserito il mio nominativo negli ‘special events’, già pronta per indossare i panni della pr e calarmi nella parte, con tutte quelle moine e sorrisetti falsi che non sono il mio stile, però quando mi ci metto non mi escono niente male!!!
Bene…indovinate cos’ho fatto nei così denominati ‘special event’ per due giorni, dieci ore cada uno???
CUCITO!!!
Sì, non è un errore di battitura: CUCITO!!!
Volevo ‘morire come la Guendalina nel GF’, 2 giorni passati nel backstage ad aggiustare vestiti per i ballerini e ad aiutarli nelle mille prove e cambi dello spettacolo, ODIO CUCIRE!!!
Lo so, non lo dovrei dire, sono figlia di sarti, ma è la cosa che più non sopporto fare, soprattutto stare seduta in un camerino attorniata da vestiti, aghi, fili, macchina da cucire, assi da stiro e gente che continuamente entrava ed usciva, si spogliava e si rivestiva e mi parlava in un americano di Los Angeles super stretto, con i denti serrati e le labbra socchiuse, intercalato da slang locale…TERRIBLE, un incubo, non ci capivo nulla, mi sentivo una emerita imbecille e, come altre duecento mila volte qua, in questo paese, mi domandavo ‘cosa ci stessi facendo, IO, LÌ???’
Morale della favola alla fine me la sono cavata, niente pierraggio e niente conoscenze da ‘billionaire’, (tra l’altro i ballerini erano tutti famosi, hanno partecipato a film, ecc., io non ne conoscevo neanche mezzo!!!)…ho conosciuto un ragazzo di origini palestinesi che non ha mai visto la sua terra, se non in foto: ha le chiavi di casa ma non ci è mai potuto entrare…vive a Dubai con la sua famiglia.
Dopo lo spettacolo e proiezione del film d’apertura del MEIFF (Middle East Film Festival), c’era l’’open party’…potevo mancare dopo aver CUCITO per due giorni???
İClaro que no!
Così, recuperato un pass anche per Claudia, che nel frattempo aveva provveduto ad ordinare un paio di panini, kebab, di quelli belli vunci e bisunti, con relative patatine fritte e Cuca Cula (come scrivono in arabo!, la mia Diet, per non gonfiare troppo!!!) direi tutte cose salutari e perfettamente adatte per indossare un abito da sera attillato per il super party!
Ho preso il primo taxi, sono tornata a casa, ‘cenato’, docciata, cambiata e, dopo un’ora, eccoci di nuovo là, in ritardo (mai tradire il mio style!!!e poi, i migliori si fanno attendere!!!), più splendenti che mai, pochette alla mano, tacco da 100 e passo ‘elegance style’, abbiamo fatto la nostra entrata trionfale, proprio nel momento più bello: fuochi d’artificio in riva al mare… pronte ad affrontare diplomatici, giovani e giovincelli…
…direi che l’unica cosa veramente ‘up’ di quel party è stato l’open bar!!!

Pakistani iftar!!!

Martedì scorso Claudia ed io abbiamo povato l’iftar (cena di rottura del digiuno giornaliero durante il Ramadan) alla Pakistani style…due esaurite!!!
Sempre rientrando nella mia ottica che quando vado in un paese straniero vorrei conoscere il più possibile la cultura della gente che lo forma (non solo ci vive), un pomeriggio rientrando dico a Claudia: ‘domani è una delle ultime sere di Ramadan, che ne dici se ci caliamo nella parte e facciamo un iftar in stile pakistano?’
La situazione era questa: eravamo una fulminata che diceva di sì all’altra ancora più fuori della prima…così, per l’occasione, mi sono anche messa la spillina (regalatami da Claudia!) con il volto di Sheikh Zayed contornato dal cuoricino sulla maglietta.
(Sheikh Zayed è lo sceicco, monarca defunto di Abu Dhabi.
Erede attuale è uno dei suoi diciannove figli)
Siamo andate nel ‘ristorantino’ pakistano/indiano/continental(!?) che avevo già adocchiato la sera prima: locale abbastanza alla mano, con i tavolini piccolini, le dimensioni corrispondevano a metà delle nostre osterie, tutto era concentrato, dalla cassa, al forno, al proprietario, al panettiere, ai commensali e niente pareva ammassato…
non vi dico la faccia allucinata e stranita di tutti gli uomini (cioè praticamente di tutte le persone che vi erano all’interno) quando han visto entrare due ragazze occidentali che chiedevano consiglio per ordinare qualcosa di tipico take-away…
All’inizio erano increduli, mantenevano le distanze diffidenti, poi hanno iniziato a parlarci in un mix arabo-urdu-inglese e ho dato il via al mio reportage fotografico!!!
Il momento clue della serata è stato quando, assemblato tutto il nostro cibo, siamo andate nel praticello morbido all’incrocio dielle due strade principali: appoggiato il nostro chilly-montone, insalatina, biryani e basmati, salse e salsine, ci siamo messe a mangiare il tutto a gambe incrociate sedute sul prato…lascio immaginare gli occhi fuori dalle orbite dei pakistani increduli attorno a noi!!!
È stato divertentissimo, un’esperienza super bella e rilassante che rifarei:
sole, a contatto con la terra, in una città affollata dalla gente…stupendo!!!

da ricordare…

La ragazza a cui impartisco lezioni di italiano parlandomi di quello che vorrebbe fare mi ha detto:
‘Non importa quello che vuoi fare, per me, se uno vuole una cosa la avrà e io voglio mettercela tutta per fare ciò che voglio’
sono della stessa idea anch’io, a volte sono un po’ sognatrice, in questo credo di essere realista, gli e lo auguro con tutto il cuore!!!

lunedì 8 ottobre 2007

…curiosities

La luna qua è stupendamente splendida splendente!!! ci dev'essere qualcuno che con molta delicatezza e animo poetico ll'ha dolcemente agganciata ad un filo e avvicinata alla terra per farcela ammirare nella semplicità del suo incanto!!!
Il mare è caldo!!!
L’acqua in generale è calda, da quando ho fatto scalo in Qatar non mi è ancora capitato di lavarmi, anche solo le mani con l’acqua fredda, esistono due manopole distinte del rubinetto per selezionare l’acqua, fredda o calda: è sempre o calda o più calda!!! La doccia è stupenda, zero problemi di ‘assideramento momentaneo’ quando qualcuno per sbaglio apre l’acqua calda all’interno della casa!!!
Nei ristoranti italiani non esistono forni a legna…esiste il forno con il fuoco, quasi come quello a legna, però è a gas…ovviamente…si vedono alberi nel deserto???

what makes sense???

Ieri stavo tornando dalla spiaggia con marco, un mio amico di Lecce (w u salentu!!!) chief, percorrevamo la strada verso Emirates Palace nella speranza di avvistare un taxi (era l’ora dell’Iftar e tutti erano a casa a ‘cenare’ dopo il famoso digiuno)…alcune auto suonano, una o due si accostano, una gira insistentemente chiedendoci se volevamo un passaggio…
Non sarebbe stato niente male uno strappo in macchina, considerata la strada da fare e gli inutili tentativi di contattare telefonicamente i vari taxi…
Il punto è che non si sa se chiedevano un passaggio perché erano semplicemente gentili (vorrei evidenziare il fattore insistenza); perché c’ero io e quindi ci volevano provar (non prendetemi per un’invasata, tra l’altro qui hanno abbastanza il gusto ‘dell’orrido’, quindi non ci vorrebbe molto…
Ah, il fattore ‘uomo al lato’ non conta, anche in discoteca una ragazza può stare con il suo ragazzo e nel bel mezzo arriva qualcuno a provarci…non gli consiglio di farlo con un ‘siculo’…eheh, con tutto il rispetto per la Sicilia, terra stupenda, era per dare il senso); perché c’era lui e quindi ci volevano provare con lui o …perché c’eravamo entrambi e, come si suol dire ‘two is meglio che one’!!!
Mi reputo una persona open-minded però, in queste situazioni…mi stupisco ancora, normale?!?
L’omosessualità è proibita, però le macchine hanno i vetri oscurati (ad Abu Dhabi si contano sulle dita quelle con i finestrini trasparenti!!!), nessuno vede, per cui…tutto è possibile.
Un ragazzo e una ragazza non possono andare in giro per mano, o meglio, sarebbe opportuno evitare; per vivere assieme bisognerebbe presentare certificato di matrimonio (a volte si chiude un occhio per gli occidentali): però se la polizia vede una macchina ferma di notte, fari spenti, lungo la corniche (lungomare) non indaga…alla fine…occhio non vede!!!
Sembra assurdo…però credo ci sia un senso in tutto questo…

…about culture…

l’altro giorno commentavo il fatto del ‘matrimonio temporaneo’, bene, già dai commenti al testo…pare ovvia la domanda che avevo posto, o meglio, due, la prima un po’ forse ingenuamente:
Ø Perché stipulare un contratto pre-matrimoniale???
Percorrendo il paesaggio della mia concezione incantata da fairy tale, il matrimonio è visto come amore, quindi, non capivo il significato di etichettare una data di scadenza…
(come suggerì qualcuna…grazie Micky!!!) l’amore è presente e lo si vive per il presente, il futuro arriva di giorno in giorno, con il passare dei minuti e delle ore… però da lì, a stabilire: ‘bene, fra 4 anni non ci si vuole più’ mi sembra un po’ esagerato!!!’
Il contratto monetario si può già vagamente avvicinare alle mie idee…un po’ in stile hollywoodiano però almeno le corrispettive famiglie si tutelano…
Ø Cosa se ne fa uno di un matrimonio che dura un giorno??? Perché sposarsi per un giorno???
Beh, questo è davvero geniale…mostra come l’intelligenza umana riesce ad aggirare tutti gli ostacoli che lei stessa crea!!!
Praticamente è ‘prostituzione/sesso legalizzato’!!!
Così una prostituta non è una prostituta, perché è sposata, quindi non può essere accusata di tale reato (ricordo sempre che siamo in un mondo musulmano) e tutti e due davanti a Dio/Allah sono puliti, ovvero non si sono macchiati di alcun peccato in quanto sono sposati, consumano il loro ‘amore giornaliero’!!!
Io son sempre dell’idea che alla fine ognuno di noi ha una coscienza ed è con quella che deve/dovrà fare i conti.
08-10-2007 h20:46

In stanza di Claudia, seduta in posizione ‘aikido’ sul cuscinetto rosso ‘made in ikea’, il notebook appoggiato sul copriletto rosa antico, in pan dant con le pareti rosa very pink by Yahya (the landlord)…ho appena sentito la voce di mio padre, era un semplice ‘flavia mi senti?!’ registrato per sbaglio mentre tentava una conversazione via msn. Mi fa sorridere, è buffo immaginarseli cimentarsi tutte e due davanti al computer alle 7-8 di mattina ore italiane, con l’ansia positiva di tentare una sorta di nuova comunicazione tecnologica…anche questo è meraviglioso amore per una figlia…spesso ci penso, con le puntine che quasi sgorgano dai miei occhi, vorrei anch’io, un giorno, essere così!!!
Sorrido e sospiro quando mio padre mi tartassa di domande su come si usa un programma, quando non funziona la connessione (magari bastava solo premere il tastino del modem per accenderlo o inserire la spina nel computer)…ad essere sincera con lui mi arrabbio ed inzio a sbuffare…dentro di me, me la rido…
Oggi ho scoperto alcune cosucce sulle relazioni interpersonali…non so se rimanerne sconvolta o considerarla una sorta di naturalità contorta dell’essere umano…

sabato 6 ottobre 2007

about culture...

Nuove scoperte about culture….
Esiste il ‘matrimonio temporaneo’…(lo spiegherò papale papale come sempre con un pizzico del mio solito cinismo da ‘fredda e acida piemuntesa’, eheh!!!)…da come ci suggerisce la parola ‘temporaneo’ si tratta di un matrimonio con durata limitata, la quale può variare da un giorno (si avete capito bene!) a 99 anni, nella fase prematrimoniale, durante il ‘contratto’ di matrimonio viene definito il periodo…adesso, e qui viene il bello, io mi sono chiesta, con la mia solita aria ingenua da principessina Sissi appena scesa dal cavallo bianco: ‘beh, ma cosa se ne fa uno di un matrimonio di un giorno, cioè che senso ha sposarsi per un giorno???’
ovviamente i miei cultural values rispecchiano i valori della famiglia in cui sono nata, il credere nell’amore, quello vero, fra due innamorati, perduti l’uno dell’altro, insomma, l’amore eterno, quello a cui più o meno tutti (ammettiamolo o no) abbiamo pensato almeno una volta nella vita, con cui abbiamo fantasticato, sognato…

(alla prossima puntata...)

about Sharjah...

06/10/2007 h11:52
Questa è bella….poco fa, mi ero appena svegliata, accendo la radio su un canale a caso in lingua locale e inaspettatamente mi sono accorta che riuscivo a captare le parole della canzone…mi son detta: impossibile!!! La musica era la solita di qua, però aveva un non so che di familiare…bene, il titolo era… ‘Maronna Nera’…in napoletano suppongo!!!
Mi trovo negli UEA e una radio locale mette una canzone napoletana sconosciuta, malapena decifrabile per un’italiana???Incredible!!!
Beh, direi sempre meglio delle solite solfe italiane che si sentono all’estero rigirate in tutte le lingue….
Passiamo alle cose serie…ieri siamo andati a fare un giretto a Sharjah (l’altro emirato qua vicino, dopo Dubai…componenti della ciurma: Mark, Paolo, Claudia , Chiara ed io)…appena arrivati ho avuto una sensazione stana, città semi-completamente differente da Abu Dhabi…

(I’ve seen the most beautiful guyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy…..Guess his name??? Thomas…obviously!!!)
Scusate l’interruzione, ma questa mi è venuta spontanea, uno dei primi ‘guys’ decenti qua, dopo Mr. figh!!!

Alor…dicevo…(nel frattempo si son fatte le 21:28…oggi ho visto il mare, stupendo…se riuscirò a captare il meccanismo di questo blog, metterò qlc foto…dirò solo che l’acqua era calda!!!)….
per arrivare al centro di Sharjah siamo passati dalla periferia, la zona industriale: era tristissima, noi percorrevamo la strada con la nostra bmw e ai lati c’erano ‘operai’ pakistani, qualcuno indiano, tutti uomini che camminavano a piedi, poveri, poverissimi, avevano il volto stanco, probabilmente provato anche dal digiuno (è Ramadan e non credo sia facile digiunare, senza nemmeno bere, lavorando sotto il sole cocente) andavano avanti a gruppetti a volte disposti in una semi fila allargata: i loro visi non sorridono mai.
Molti di loro lavorano qua, ovviamente sono pakistani, quindi fanno i lavori peggiori…qua funziona così: i locali hanno i soldi, la maggior parte di loro lavora nel Governo e quindi è il Governo; per avere una proprietà o un’impresa bisogna essere locale, quindi hanno in mano il tutto, almeno il 51% di un’azienda; poi ci sono gli europei e americani che lavorano in queste società ed hanno incarichi elevati o medio alti; gli arabi in generale, quelli che provengono dagli altri paesi arabi, fatta eccezione forse per i paesi del Golfo, sono ad un livello medio all’interno della stratificazione aziendale, dopo di chè ci sono gli indiani ed infine i pakistani.
Tutti i taxisti sono indiani o pakistani, un arabo non farebbe mai tale lavoro, molti di loro però si occupano dei lavori più duri e le loro condizioni di vita sono alquanto scarse: sono qua per lavorare e guadagnare qualche soldino in più da mandare alla famiglia nella loro terra d’origine, quindi si vedono per la maggior parte uomini, lontani dalle loro famiglie, in genere vivono ammassati in una stanza, dove dormono, mangiano, ecc.
Mentre percorrevamo questa strana avvertivo come una ‘brutta’ sensazione, non mi piaceva stare lì, in quel momento, mi sentivo a disagio, mi dava un senso di tristezza angosciante, non era Abu Dhabi, non c’erano i mega grattacieli ultramoderni costruiti da queste persone ma che con i loro giochi di specchi riflessi coprivano tutta questa sfaccettatura del mondo, permettendo alla gente di vivere nel lusso, nell’estremo lusso, nella comodità, nel comfort totale….
Questa sensazione è durata poco…per fortuna, in lontananza già apparivano i primi palazzi, grattacieli e centri commerciali, ci stavamo avvicinando a Sharjah, di colpo l’ambiente mi sembrava familiare, potevamo esclamare ‘wow’ e stupirci davanti a tutto, potevo sentirmi protetta, in un qualcosa che già forse mi sembrava di conoscere!!!
Il ‘Central Souk’ di Sharjah era carino, abbiamo comprato alcune cosettine, scattato foto, ecc…
la sera siamo ritornati alla periferia, al ‘Ramadan Souk’, ad un certo punto ci siamo resi conto che eravamo le uniche tre ragazze, tutti ci guardavano, ci siamo fermati (con Mark e Paolo), più stavamo fermi più si avvicinavano con mille occhi, curiosi, ci fissavano, sensazione semi claustofobica di invasione del proprio spazio personale anche a distanza di un metro e mezzo…lo so, può sembrare assurdo!!!

maybe something is changing!?!

05-10-2007
Rieccomi qua…a scrivere dopo un’altra settimana alla scoperta di Abu Dhabi…pian piano, a piccoli passi sto iniziando l’esplorazione del ‘circondariato’, piccole cose, come scoprire la lavanderia di fiducia che ti faccia la ‘chrise’ (riga) in mezzo al pantalone, il fruttaro all’angolo…
Sono appena rientrata da un giretto su Hamdan Street, una delle vie principali sulla quale si affaccia il mio palazzo, diciamo che ho proprio la camera con ‘vetrata’ che dà sulla strada (immaginate il casino la notte..visto ke è Ramandan Kareem, i taxi strombazzano e tutti girano fino alle 4, quando canta il muezim e via in ritirata)!!!
Stasera gironzolando ho curiosato tra le stradine secondarie del mio quartiere (non immaginatevi stradine piccoline e contorte, nel senso positivo del termine, caratteristiche italiane o di qualsiasi paese Europeo in generale, questa è una città costruita 30 anni fa dal deserto, dal nulla… sono esattamente in mezzo al deserto, anche se non si vede…per cui le strade sono tutte parallele e perpendicolari, le principali numerate in ordine crescente e decrescente, le vie quindi non hanno un nome preciso, si distinguono per il numero della strada e i luoghi, dall’hotel che vi è accanto). Ho sentito gli odori (a volte anche puzza) di una città che non è solo grattacieli e uomini d’affari, ma è anche formata e sostenuta da gente che lavora in questi mininegozietti sistemati un po’ così, dove le norme igieniche non esistono, dove la gente ti sorride, dove magari il fruttivendolo capisce che sei nuova del posto e ti fa provare un frutto tipico; dove ho potuto incontrare un ristoratore pakistano che parlava spagnolo e per non farmi aspettare fuori al caldo (sì, avete capito bene, al caldo, non al freddo) mi ha fatto accomodare nel salottino a fianco che dava sulla strada, un po’ pieno di mosche, con i divanetti un po’ sudici, ma con l’aria condizionata d’obbligo, come dappertutto qui!!!
Dove il pasticcere che non parlava una parola d’inglese, vedendo i miei occhi incantati di fronte a così tanti dolci, alla fine, me ne regala uno…
un piccolo mondo immerso nei tanti ‘mondi’ e mescolato nel grande miscuglio di culture di questa città…

first week in the UEA

Qua tutto bene, almeno in apparenza, sono nella città del lusso e dell'apparenza, dove tutto è mega, tutto è safety!!!
In ambasciata ho un computer che sembra un commodor 64!!!
La temperatura media è di 40°, super umido, tutti si rifugiano negli uffici, hotel o centri commerciali, dove ci sono i 15° costanti!!!
In ambasciata per ora non faccio gran che, a parte traduzioni dall'inglese, vorrei fare qlc di più attivo, si vedrà!
In casa mi trovo abbastanza bene, a parte alcune stranezze del proprietario (che fra l'altro non c'è quasi mai) tipo il fatto che ritira bicchieri e piatti nel frigorifero e congelatore (forse è un buon metodo x tener lontana la polvere?!) e le scarpe le ritira nel mobile della cucina...va beh, usi e costumi!!!
Adesso sono nel mese del ramadan, per cui non si esce di giorno (a parte per andare in ufficio), è tutto chiuso, i centri commerciali, ecc. aprono la sera, per cui tutti vivono di notte...
Si gira praticamente in taxi (per chi è appiedato) o su grandi macchinoni, tipo land cruiser, cayenne, maserati, bmw, ecc.
Non esistono piazze e piazzette come da noi, la gente si incontra nei centri commerciali dove c'è tutto, dai fast food con mille tipi di cucina differente ai coffee shop, hai mille negozi delle più svariate marche, supermercati, ikea, ecc., ecc.
Non esistono pub o discoteche che si affacciano sulla strada, tutto è all'interno di hotel extra lusso, minimo cinque stelle, così come i ristoranti, le piscine e le palestre.
Ovviamente durante il giorno non si può bere, mangiare o fumare per strada, perchè è ramadan, in ogni caso se una donna fuma è vista un po' male, più che altro pensano subito male e questo è il paese dove bisogna stare attenti agli sguardi...
A livello culturale e di stile di vita ci sono delle contraddizioni incredibili, sono apertissimi al mondo occidentale (gli abitanti locali sono solo il 15% della popolaziione totale e solo loro hanno la residenza e usufruiscono di tutte le agevolazioni del governo), però nel contempo hanno una religione super chiusa, quindi si vive nei contrasti e nelle contraddizioni, nel limite tra ciò che è proibito, ciò che si vorrebbe fare, ciò che è permesso fare e ciò che si fa in ogni caso perchè si ricopre una certa posizione o perchè non si è musulmani...
è come se ci fossero vari mondi paralleli, i due principali sono quello nascosto (a cui nessuno è dato sapere) e quello apparente...l'ampolla di plastica, il mondo costruito artificiale in un melting pot di culture interessante!!!
Ecco, queste sono le mie sensazioni dopo una settimana 'emiratina'....