welcome a todo el mundo!!!

pensieri, considerazioni, momenti in questi pochi mesi di viaggi...saranno scritto in un mix di italiano, spagnolo ed inglese, spesso ci saranno 'orrori' di ortografia, ecc...
ho deciso di pubblicare il tutto con il sentimento istintivo creato dall'impulso momentaneo della voglia di custodire i miei pensieri a lo largo del tiempo!
Ringrazio tutti quelli che lo visiteranno, you're welcome!
ogni commento, critica, suggerimento è ben accetto...è dal confronto che si cresce!

sabato 6 ottobre 2007

maybe something is changing!?!

05-10-2007
Rieccomi qua…a scrivere dopo un’altra settimana alla scoperta di Abu Dhabi…pian piano, a piccoli passi sto iniziando l’esplorazione del ‘circondariato’, piccole cose, come scoprire la lavanderia di fiducia che ti faccia la ‘chrise’ (riga) in mezzo al pantalone, il fruttaro all’angolo…
Sono appena rientrata da un giretto su Hamdan Street, una delle vie principali sulla quale si affaccia il mio palazzo, diciamo che ho proprio la camera con ‘vetrata’ che dà sulla strada (immaginate il casino la notte..visto ke è Ramandan Kareem, i taxi strombazzano e tutti girano fino alle 4, quando canta il muezim e via in ritirata)!!!
Stasera gironzolando ho curiosato tra le stradine secondarie del mio quartiere (non immaginatevi stradine piccoline e contorte, nel senso positivo del termine, caratteristiche italiane o di qualsiasi paese Europeo in generale, questa è una città costruita 30 anni fa dal deserto, dal nulla… sono esattamente in mezzo al deserto, anche se non si vede…per cui le strade sono tutte parallele e perpendicolari, le principali numerate in ordine crescente e decrescente, le vie quindi non hanno un nome preciso, si distinguono per il numero della strada e i luoghi, dall’hotel che vi è accanto). Ho sentito gli odori (a volte anche puzza) di una città che non è solo grattacieli e uomini d’affari, ma è anche formata e sostenuta da gente che lavora in questi mininegozietti sistemati un po’ così, dove le norme igieniche non esistono, dove la gente ti sorride, dove magari il fruttivendolo capisce che sei nuova del posto e ti fa provare un frutto tipico; dove ho potuto incontrare un ristoratore pakistano che parlava spagnolo e per non farmi aspettare fuori al caldo (sì, avete capito bene, al caldo, non al freddo) mi ha fatto accomodare nel salottino a fianco che dava sulla strada, un po’ pieno di mosche, con i divanetti un po’ sudici, ma con l’aria condizionata d’obbligo, come dappertutto qui!!!
Dove il pasticcere che non parlava una parola d’inglese, vedendo i miei occhi incantati di fronte a così tanti dolci, alla fine, me ne regala uno…
un piccolo mondo immerso nei tanti ‘mondi’ e mescolato nel grande miscuglio di culture di questa città…

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